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Immagine del redattoreТимофей Милорадович

20 anni dopo

Aggiornamento: 2 dic 2022



- Сiao


- Сiao


- Scusa per il disturbo


- Cosa vuoi?


- Matilde sabato e’ il mio compleanno e volevo invitarti alla mia festa


- Alla tua festa? E cosa ti fa pensare che io ci voglia venire?


- Io… va beh, scusami


- Vedi Fabio, ho capito che ti piaccio e che vuoi essere mio amico come tutti tra l'altro in classe. Ma vedi mi dispiace, io non potrò mai esserlo perché alla festa di quelli come te io non ci vado e come sai io sono la reginetta della scuola e tu non potrai mai essere il mio re. Guarda è arrivata mia mamma e quindi devo andare a danza. Ciao!


20 anni dopo


- Grazie caro, grazie


- Prego


- Gentilissimo come sempre.


- Gia’


- Matilde, hai visto chi è seduto lì?


- No


- Quello, non mi ricordo come si chiama, ma è un dj famoso, sì che ha fatto un sacco di successo all'estero e qui da noi sta spopolando con una hit


- Ma è quello della canzone che cantiamo da quest'estate?


- Esatto!


- Fammelo vedere. Beh, carino


- Si


- Io uno così me lo sposerei


- Certo


- Comunque da quando siamo arrivate ti sta fissando continuamente


- Si? Bella come sono


- Assolutamente, Tesoro. Fossi in te andrei a conoscerlo


- Dici?


- Si


- Beh, oggi potrebbe essere la sua giornata fortunate


- Allora facciamo così io adesso me ne vado e poi tu mi racconti


- Ti faccio sapere


- Si, ciao


- Ciao, amo


- Ciao, teso


- Ciao


- Ciao


- Posso sedermi, vero?


- Certo


- Piacere, sono Matilde e scusa se ti disturbo, però sai ti ho riconosciuto e

volevo farti i complimenti. Sei davvero un grande artista


- Mi hai riconosciuto?


- Certo, sei famoso. Ti conoscono tutti. Senti, io questa sera do una festa per il mio compleanno in una location super esclusiva solo con gente top selezionata, sai com’e’?! E mi chiedevo se ti faceva piacere venire sai per conoscerci meglio


- Non sei proprio cambiata


- Non capisco.


- Non mi hai riconosciuto, vero?


- Cosa vuoi dire?


- Sono Fabio. Il tuo compagno delle elementari, ti ricordi quello bassino, impacciato, timido quello di cui non volevi essere amica


- Tu sei Fabio? Ah, pero’.. Complimenti! Sei cresciuto proprio bene. Beh, dai ero una bambina e i bambini commettono degli errori.


- Certo. E possono fare anche molto male se vogliono. Ed è per questo che è compito di noi adulti educarli a non giudicare superficialmente dall'aspetto fisico o dal loro carattere


- E Infatti noi adesso possiamo rimediare


- No, non mi interessa. Anzi non mi interessi tu


- Scusa?


- Nella vita ho imparato che non c'è cosa più pericolosa di un adulto che non ha mai educato la sua parte infantile ad ascoltare prima di parlare ad osservare e conoscere prima di sentenziare, ma soprattutto a non giudicare l'apparenza delle persone senza nessuna empatia, ma con arroganza e superficialità. Ricorda che ciò che fai agli altri lo fai anche a te stesso ed ora scusami ma devo andare c'è la mia ragazza che mi sta aspettando

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Insegniamo ai nostri bambini ad apprezzare la vita ad osservarla in ogni sua sfumatura ad osservare le persone come uniche. Questo li renderà maggiormente ricchi e belli interiormente liberandoli dalle catene del giudizio. Insegniamo loro e quindi a noi stessi che rispetto degli altri parte dal rispetto proprio della nostra persona, della nostra individualità, e questo pone sicuramente delle basi per il futuro una società migliore


- Se avete una storia di raccontarci scrivete melo sotto nei commenti e potremmo ispirarci per i prossimi video




Pratica l'inglese









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