- Quindi qua ci andiamo a mettere buon..
- Buongiorno
- Buongiorno. Chi è questo bel bocconcino?
- Sono l'architetto Laura Bonola. Lavorerò con voi sul progetto che
vi è stato affidato.
- Una donna architetto?!
- Sì, sono una donna, perspicace. Perché qualche problema?
- Ah, no no. Ci mancava solo questa andiamo bene.
- Mi fate vedere il progetto, per favore?
- Beh, se me lo chiedi così te lo faccio vedere subito. Allora, tesoro. Ci sarebbero da fare i calcoli per la stabilità dei muri portanti su questo tipo di terreno.
- Un lavoro semplice. Credi di potercela fare?
- Sì certo.
- Mi raccomando, tesoro. Questi calcoli sono fondamentali. Un solo errore e il palazzo non regge.
- Questo lo so. E comunque non mi chiamo tesoro.
- E allora su. Mettiti al lavoro!
- Laura hai da fare stasera? Sai, mi piacerebbe invitarti a cena così, per
conoscerci meglio.
- Stasera ho già un impegno. Sarà per un'altra volta.
- Simone, dai muoviti smettila di perdere tempo.
____
- Ehi! Non avevo ancora finito.
- Non mi interessa! Tanto qua è tutto sbagliato. Che scherziamo?! Guarda un po' che casino.
- Sì, qui c'è qualcosa che non torna. Ti avevo detto che se ti serviva una
mano bastava chiedere.
- Non mi serviva una mano. Anzi volevo proprio parlarvi degli
errori presenti nel progetto.
- Non abbiamo bisogno del tuo parere! Abbiamo bisogno
di un lavoro fatto bene. E mi sembra di capire che tu non sia in grado di farlo.
- Ma io volevo... fare
- Simone, pensaci tu che è meglio.
- Sì, tranquillo, me ne occupo io.
- Vedi cosa succede a mandare le donne a fare un lavoro da uomini?! Chissà che gli è preso in direzione?!
______
- Da questa prospettiva è tutta un'altra cosa.
- Beh sì, in effetti. Un giro me lo farei.
- Scusate che cosa avete detto?!
- Che c'è. Non sai stare agli scherzi?
- A che cosa ti stai riferendo?
- Niente, lascia stare. Piuttosto cosa stai facendo?
- Sto disegnando una versione alternativa del progetto. Perché c'è qualcosa di sbagliato in cui calcoli.
- Di sbagliato c'è che tu sei una donna e non dovresti essere qui per fare i calcoli. Ma per ben altro.
- E che cosa nello specifico?
- Dai, stai tranquilla rilassati. Piuttosto metti via quella roba che tanto abbiamo già spedito il progetto al cliente ieri.
- Cosa?! Ma io non ho dato la mia approvazione. L'ho firmato io al tuo posto. Meglio lasciare fare a noi i lavori da uomini.
- Non potete farlo.
- Eravamo già in ritardo. Credimi è la soluzione migliore. Ti abbiamo
risparmiato una bella seccatura. E adesso direi che ci meritiamo un premio.
- Ma quale premio?! Voi state facendo delle cose illecite. Oltre al vostro
comportamento inappropriato nei miei confronti.
- Tanto, terrai la bocca chiusa. A me che tu non voglia perdere il lavoro. Sarebbe un vero peccato. Mi stavo già abituando al tuo bel faccino.
- Ecco brava, resta in silenzio. Vedo che ci siamo capiti.
- Dobbiamo trovare il modo di cacciarla prima che ci crei dei casini.
- Sì, hai ragione, questa manco ci sta. Quindi se si leva di torno è una
distrazione in meno.
- Andiamo a parlare con il direttore.
- Inventiamoci qualcosa su di lei per mandarla via.
- Già.
- Scusi direttore. Le volevamo parlare.
- Prego.
- Ci può togliere di mezzo quella palla al piede?
- Sì, c'è questa donna che ci è piombata in ufficio ha detto che
doveva lavorare con noi sul progetto. Una donna architetto?! Ma dai! Ci rallenta, non sa fare i calcoli. E si permette di mandare progetti senza la nostra approvazione.
- Chi? Laura Bonola?
- Proprio lei.
- L'ho chiamata io. Sono io che l'ho voluta qui in studio.
- Ma come?
- Perché?
- Per tenervi sotto controllo. Ecco i resoconti degli illeciti sul progetto. - Illeciti?!
- Spio.
- Come vi stavo dicendo, l'ho voluta io qui in studio per controllarvi e
assicurarmi che non ci fossero illeciti nella costruzione di case e di palazzi.
- E a quanto leggo, avevate intenzione di edificare su un terreno instabile, usando materiali scadenti per un progetto che
non sarebbe stato in piedi nemmeno 6 mesi. Il progetto lo avete presentato voi senza la sua approvazione. Qui ci sono le vostre firme con quella di Laura falsificata. Da denuncia!
- Scusi, direttore, le posso spiegare. C'è un malinteso. Poi
lei comunque è solo una donna, cosa vuole che ne capisca?
- Sì, sono una donna e certe cose le capisco anche meglio di voi.
Invece tu e il tuo degno compare siete due maschilisti che rendono la vita di noi donne impossibile sul posto di lavoro. Obbligandoci a fare e a dimostrare molto di più di quanto viene richiesto a voi uomini. Sappiate che oltre ad avervi segnalato alle autorità competenti per
illeciti sul lavoro. L'ho fatto anche per mobbing e per molestie. Vi garantisco che avrete sufficiente tempo libero per pensare a queste cose.
- E liberate le vostre scrivanie!
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- La maggior parte delle storie dei nostri video sono ispirati a fatti realmente accaduti. E se anche tu ne hai una, potremmo ispirarci per i prossimi video
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