- Be? Ancora cozi stai?
- Signor Paolo... No, anzi, siamo a buon punto.
- Ti devi sbrigare! C'è questa stanza da finire un'altra da sistemare e poi caricare la macchina
- No, ma in realtà non credo che facciamo in tempo perché..
Ecco, sono quasi le 18, non ce la facciamo proprio come orario, signor Paolo.
-E da quando facciamo problemi sull'orario? Cos'è questo lassismo?
- Ma signore, io sono qui dalle 7.30 di questa mattina, non ho fatto neanche pausa, non mi sono fermato neanche a mangiare per sbrigarmi. E in più per fare quello che mi chiede lei ci vogliono minimo altre due ore, perciò..
- E allora? Guarda che mica ti pago per passare il tempo, ma per lavorare. Per cui non vai via da qua finché non finisci tutto, chiaro? E non voglio più sentire questioni sulle pause pranzo saltate. sugli orari di lavoro. Ricordati che ti faccio un piacere a darti da lavorare. Chiaro?
-Va bene... si.
- E adesso sbrigat
- No ma complimenti, riposiamoci!
- No, ma ho finito eh! Ho finito tutto...
- Sì sì, va bè.. domani viene un'ora prima. Non alle 7:30 ma alle 6:30, perchè c'è parecchio lavoro da fare, ok?
- Sei e mezzo... domani, va bene.
- Signor Paolo, mi scusi, oggi sarebbe il 7 io devo pagare l'affitto. Quando pensa di potermi pagare per favore?
- Ma tu sempre a fare questioni di soldi stai?
- Ma, signor Paolo, io non è che faccio questioni di soldi. È che ho delle scadenze, io devo mantenere fede ad alcuni impegni presi poi ricevere i soldi sempre 10 15 giorni dopo la paga. Per me rappresenta una difficoltà, cerchi di capire
- Ma questo perché vivi oltre le tue possibilità, tutti uguali siete. Vi lamentate perché non arrivate a fine mese.. Comunque... tieni. Così stai buono. Buono eh
- Comunque signor Paolo, Io non è che vivo oltre le mie possibilità io lavoro sodo signor Paolo. Lavoro sei giorni su 7, 12, anche 13 ore al giorno. Ma lei mi da €800 al mese! Ma lei sa quanto sia duro mantenere una famiglia con soli 800 euro al mese? Non ci si riesce!
- Se non ti sta bene vai. Ci metto un attimo a rimpiazzarti, se per te 800 euro sono poche vedo a qualcun altro, va bene?
- No, non intendevo questo.
- E allora non lamentarti. Ingrato!
____
- Ciao amore
- Amore.. Eh, tutto bene?
- Si, si. è stato solo un calo di zuccheri. Non ti preoccupare amore
- Che mi stavi dicendo?
- Dimmi, dimmi
- è arrivato il messaggio dell'INPS, hanno accettato il reddito. Finalmente adesso potrai smetterla di farti sfruttare pur di lavorare
- Amore, sono contento. Adesso però mi cerco subito un impiego, va bene.
Mariza, io non ce la faccio a campare sulle spalle dello stato. Non facendo nulla dalla mattina alla sera. Non me la sento proprio
- Ascoltami
- Non è giusto
-è vero e non è dignitoso per me
- è vero, questo ti fa onore, però è anche vero che tu adesso potresti trovarti un lavoro sicuramente un po' più dignitoso e magari senza l'ansia di... di non riuscire a portare avanti la tua famiglia.. che poi sfruttare la povera gente è questo che non è giusto, non è dignitoso. dicono tanto che non.. ci sono lavoratori. E invece non è così, non sono i lavoratori che mancano. Ma il rispetto per la loro dignità
- è vero amore
- Roberto
- Signor Paolo è un bel po' che non ti si vede in giro
- Beh sì, è vero. Lei come sta?
- Guarda, fai una cosa, passa da me c'è un po' di lavoro
- Mh, e di che si tratta?
- Le solite cose.
- E quindi non ha trovato quell'esercito di persone pronte a sostituirmi così come pensava lei
- Eh già sai è colpa del reddito di cittadinanza. Era già difficile prima trovare dei lavoratori seri e onesti. E adesso che li pagano per stare a casa senza fare niente praticamente è impossibile
- E se io tornassi da lei, signor Paolo, le condizioni di lavoro e la paga sarebbero le stesse - - Assolutamente no, 700 invece che 800, c'è crisi, tutti tocca fare uno sforzo
- Beh allora grazie, ma no. Perché fortunatamente anch'io adesso percepisco il reddito di cittadinanza. - Ah, perfetto. Ecco un altro che si diverte a campare sulle spalle dello stato. Tutti uguali senza voglia di lavorare. Complimenti!
- No non è così! La voglia di lavorare c'è, ma non a queste condizioni. Lei, signor Paolo, per due anni non ha fatto altro che sfruttarmi, costringendomi a fare lavori e turni massacranti. Sottopagandomi e addirittura in nero. Mi ha privato di ogni diritto che lavoro dovrebbe garantire, mi ha umiliato, costringendomi ad elemosinare quanto mi spettava tutte le volte. Mi ha perfino deriso dicendo che se non arrivavo a fine mese era perché vivo oltre le mie possibilità. Forse lei, signor Paolo, pensa che fare dei sacrifici per una famiglia significa rinunciare a mandare il proprio figlio alla scuola calcio o rinunciare ad una vacanza. Be'le garantisco che ci sono delle famiglie per cui il sacrificio significa rinunciare a mangiare, rinunciare al pranzo o alla cena. Lei, Lei ha un figlio, signor Paolo.
Mi dica che cosa proverebbe se un domani una persona come lei si rivolgesse a lui esattamente come lei ha fatto sempre con me o con altri come me
- Roberto, mi dispiace io... Io non pensavo che tu vivessi questa situazione.
- No, la verità sa qual è? Che a lei non è mai interessato nulla. Beh, comunque.. io adesso allo stato attuale delle cose. È vero, percepiscono 900 euro dallo stato senza fare nulla. Ma sono disposto a rinunciarci anche da adesso in questo istante purché lei mi offre un contratto serio di lavoro, regolare, dove non venga calpestata la mia dignità di uomo e vengano rispettati i miei diritti di lavoratore. Perché lo tenga bene a mente, signor Paolo. Non sono i lavoratori che mancano. Ma il rispetto della loro dignità
- Va bene Roberto, allora... facciamo così, dammi modo di organizzarmi parlo.. con un consulente del lavoro e magari la prossima settimana passi e se le condizioni ti stanno bene. Puoi fermare il contratto
- Così mi va bene, sì. va bene.
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