Salve ragazzi. Bella festa, ma mi spiace interromperla: dovrei proprio tornare a casa.
Vai allora, ciao!
Sì, però per farlo mi serve la macchina.
Come scusa?
Semmai, scusi.
Sono un adulto e sono tuo professore.
Sì, ma ora non siamo a scuola.
Dai ragazzi, spostatevi dalla mia macchina, per favore.
Ora che si fa?
Ho capito che cosa stai facendo. È per il voto che ti ho messo, vero?
Direi che non me lo meritavo.
Fino a prova contraria, io sono il professore e sono io a decidere i voti. Buona giornata, caro.
È lui il professore di cui ci hai parlato?
Sì, mamma. Ora ci pensiamo noi, tu vai a casa e comprati quello che vuoi per cena.
Grazie, pa’. Però sono davvero tanti soldi.
E forse è meglio che ve lo dica: oggi ho interrogato vostro figlio, e purtroppo ha preso un’altra insufficienza.
Professore, potremmo parlarle in un luogo più appartato?
Ma certo, c’è il mio ufficio. Se volete, faccia strada.
Prego. Lei è nuovo in questa scuola, professore? È comprensibile che non abbia ancora capito come funzionino qui le cose.
Beh, sì. Cioè, mi sto ancora ambientando, se è questo quello che intende. Ma trovo il corpo docenti molto valido.
Certo, questa è la miglior scuola della città, e abbiamo scelto il meglio per nostro figlio. Abbiamo grandi progetti per lui.
Oh, Simone è un ragazzo davvero molto intelligente, ma che purtroppo non si applica molto nello studio.
Questo è soltanto un suo parere.
Beh, io parlo per quello che concerne la mia materia. Non si tratta di un semplice parere: mi riferisco alle sue valutazioni, al suo rendimento. È qualcosa di oggettivo.
Magari avrebbe solo bisogno di essere un pochino stimolato. Se lei potesse trasformare questa volta la sua insufficienza in una sufficienza, sono più che certo che si sentirebbe molto più motivato a prepararsi la prossima volta.
Credo che la nostra chiacchierata sia finita.
Ah, professore, sia molto attento a quello che fa, e d’ora in avanti si guardi le spalle.
No! La mia macchina! Dov’è finita?
Pronto, polizia? Sì, vorrei denunciare il furto di un’auto. Vi richiamo fra un attimo.
E così le hanno rubato l’auto, professore? Proprio una brutta faccenda.
Sì. Fortunatamente ci sono le telecamere di sorveglianza qui nel parcheggio, vero?
Peccato: sembra siano state manomesse. Sembra che questi criminali abbiano pensato proprio a tutto.
La denuncerò.
E per cosa? Non ha prove, lei.
Non solo per questo. È da più di un mese che va avanti questa storia. Tutte le notti trovo il mio giardino distrutto, le gomme della mia macchina lacerate. Ho come la sensazione che qualcuno mi segua la sera quando torno a casa.
Ma perché fa tutto questo?
Credo che lei lo sappia, e credo che lei sappia anche il modo per porre fine a tutto questo.
Certo, vorrei cambiare i voti a suo figlio.
Eh no, purtroppo per questo ormai è tardi. Adesso lei è andato troppo oltre, professore. Ormai deve andare via da qui. Mi dispiace solo che, a quanto pare, dovrà procurarsi un altro mezzo per farlo. Se avesse bisogno d’aiuto, sono più che disposto a darle una mano.
[Musica]
Buongiorno, professore.
Salve. A che cosa devo l’onore?
Io e mio marito volevamo goderci personalmente la sua faccia sconfitta.
Avete vinto. Sto impacchettando le mie cose.
Sarà un vero peccato non averla più qui con noi. È stato bello finché è durato.
Certo, immagino. Via!
Ma è stato così facile.
Per quello che ho fatto? Oh, anzi, è stato faticoso.
Che cosa è stato faticoso? Rubarmi l’auto?
Guardi che non è facile di giorno far disattivare le telecamere di sorveglianza di un parcheggio all’aperto, perlopiù vicino a una scuola. Ho dovuto corrompere il custode e far sparire un macinino come il suo, che non ne producono neanche più.
Già. Mi dispiace molto non essermi potuto permettere una Ferrari, come lei.
Se fosse stato amico mio, chissà cosa avrebbe potuto permettersi, come molti dei suoi colleghi del resto.
Davvero? Avrebbe dovuto capirlo, mio caro professore: la legge qui la faccio io.
Ma davvero? Abbiamo tutto, tutto quanto.
Perfetto. Adesso andremo tutti in centrale e poi avvertiremo chi di dovere al Ministero dell'Istruzione per fare le giuste considerazioni in merito alla situazione presente in questo istituto, cercando di capire da quanto va avanti e soprattutto chi è coinvolto.
No, voi non potete fare questo!
Oh, certo che posso. E lo farò.
Lei non sa quello che sta facendo a certe persone. Io ho amici importanti ovunque in questa città.
Ah sì? Nonostante i suoi amici, caro signore, io confido che alla fine la verità darà modo alle persone di valutare con la propria testa e di rendersi conto che quello che lei e voi avete fatto al professor Claudio è specchio di ciò che accade a tante altre persone in questa società, dove il merito viene sostituito dal potere del denaro con il quale la verità viene messa a tacere.
Per fortuna, c’è ancora chi questo non lo permette. Dai, andiamo.
[Musica]
Abbiamo realizzato dei videocorsi con psicologi ed esperti in neuroscienze. Se volete scoprire di più, andate sul sito emotionalcoaching.com. E ovviamente, se avete una storia da raccontare, condividetela con noi per ispirarci per i prossimi video.
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