- Tutto sistemato
- Bene. Cerchiamo di privilegiare i clienti che valgono, quelli che spendono, e se arrivano I soliti poveracci mettili nella saletta interna, mai in quella esterna. Hai capito?
- Certo ho capito. E quanto tempo di ricambio abbiamo tra un tavolo e l'altro?
- 45 massimo 50 minuti non di più. Tanto quelli che ordinano due cose li vedi subito in faccia. Arriva subito al caffè, dolce e via. Hai presente quello che ho cacciato l'altra sera?
- Ah sì, sì mi ricordo.
- Esatto. È quello che intendo. Se no come vi pago gli stipendi?
- Certo, tutto chiaro.
- Ciao, Rosario, dimmi tutto. Certo che va bene. Mi fa sempre piacere avere ospiti di un certo calibro nel mio ristorante. Non ti preoccupare che te lo tratteremo da Dio, anzi digli di venire all'orario che è più comodo. Va bene. Ciao, grazie. Ciao. .. Mi ha chiamato un amico. Il proprietario di un albergo qui vicino. Oggi a pranzo avremo lo scrittore Mario Rinaldi. Mi raccomando trattiamolo come si deve e diamogli il miglior tavolo. Questa e’ gente che spende
- Ci penso io
- Bene. E ricordati la saletta interna solo per i sempliciotti. Concentriamoci di più su quella esterna per la gente che spendo, ok?
- Va bene. Vado
- Ok.
- La sala esterna è piena
- Ottimo. Mi raccomando per quando arriva Rinaldi. Eh
- Sì, tranquillo. Calcola che ho tenuto il tavolo migliore della sala esterna libero per lui
- Buongiorno
- Buongiorno. Siamo pronti per mangiare anche se mi rendo conto che è un po' tardi.
- In effetti. Va beh, aspettate un attimo verifico la disponibilità per un tavolo.
- Grazie
- Grazie
- Cosa faccio con questi?
- Ma li hai visti in faccia?!
- Eh, si.
- Mettili nella sala interna e digli di fare in fretta
- Sì e’ quello che avevo pensato anch'io. Vado
- Vai. Allora mi è rimasto solo un tavolo nella sala interna se per voi va bene.
- Sì, non fa nulla
- Si, grazie
- Tra l'altro un'ultima cosa tra un'ora la cucina chiude. Quindi vi consiglierei di fare in fretta
- Ma, si, va bene.
- Va bene, grazie.
- Ok, seguitemi allora, prego.
_____
- Ci fa il conto per cortesia
- Si.
- 42,50
- Non ho capito, mi scusi.
- 42,50
- Senti, saluta i signori perché non abbiamo tempo da perdere
- Guardi, che la sua collega mi stava facendo il conto
- Senta, guardi lo scontrino e si faccia un piacere la prossima volta vada in pizzeria così sicuramente lì trovera’ dei prezzi adatti ai suoi standard.
- Guardi che…
- Martina, hai saputo nulla di Rinaldi?
- No ancora nulla nessuna chiamata e ancora non si è presentato
- Mario Rinaldi sono io. E i soldi che ci sono in più sono la mancia per scusarci perché consumando solo due antipasti vi abbiamo occupato un tavolo per un'ora.
- Mi scusi sicuramente c'è stato un grandissimo malinteso. Sono desolato...
- Non si preoccupi. La mancia gliela lascio lo stesso. Per il servizio anche se è stato inadeguato, visto che si è dimostrato maleducato e presuntuoso come se il mio viso senza un nome e il mio abbigliamento trasandato vi autorizzassero a trattarmi in questa maniera, Io non ho mai dico mai approfittato del mio status e del mio nome per avere trattamenti di favore. Mi sono anche raccomandato con il direttore perché non dicesse che passavo di qui. Per me la genuinità è un grande valore. In tutti i campi e vedo che voi non sapete nemmeno cosa sia. Ricordatevi che lavorate con le persone e non con la apparenze. Spero che ve ne ricorderete quando spenderete questa mancia. A buon rendere, ce ne andiamo, amore?
- Andiamo
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